Il ds Accardi: “Cambio inevitabile. Ora deve scattare qualcosa per ritrovare le nostre sicurezze”

Pubblicato in Qui falchetti il 05 febbraio 2022

Il direttore sportivo Guglielmo Accardi ha fatto il punto della situazione: “Rispetto alla posizione di Pasquariello c’è poco da commentare o aggiungere. Sono posizioni sue, legittime. Però mi lasciano un po’ perplesso, perché dire a posteriori “l’avevo detto” , secondo me va pesato e valutato per quello che è. Non serve a costruire qualcosa, ma sembra più come gettare benzina sul fuoco. Non mi sento di dare spiegazioni, né tantomeno interpretazioni a quello che è un suo pensiero. Le strategie di mercato sono sempre state chiare e me ne sono sempre assunta la responsabilità. Avevo profonda fiducia in questo gruppo che c’aveva condotto fino al primo posto, poi una serie di vicissitudini purtroppo hanno minato le sicurezze di questo gruppo e l’abbiamo pagato in termini di risultati. Probabilmente qualcosa abbiamo sbagliato. Sicuramente avremmo potuto numericamente ampliare la rosa. Ciò che mi ha fatto stare fermo in quel momento era quanto il mercato offriva. Non c’erano uomini che avrebbero migliorato il tasso di questa squadra. Avremmo potuto buttare fumo negli occhi e far vedere che stavamo facendo mercato. Ma la qualità degli elementi sul mercato non mi aveva convinto, Ora faremo qualcosa sicuro ad inizio settimana, soprattutto alla luce del cambio tecnico che richiede qualcosa di diverso in termini di rosa. Penso un innesto per reparto”.

“Mister Feola l’avevamo già incontrato la scorsa estate e faceva parte di quella rosa di nomi che avevamo valutato. Alla fine si optò per Maiuri, scelta fatta da me personalmente e che rifarei. Lo ritengo un ottimo allenatore e una persona perbene. Chiaro che la scelta di Feola è una segnale della volontà di non lasciare nulla di intentato e di provare a tratte il massimo dalla parte di campionato che resta. E’ un allenatore esperto della categoria, in più conosce la piazza ed è molto apprezzato”.

“Il cambio è stato necessario perché la squadra aveva bisogno di una scossa, soprattutto dal punto di vista psicologico. Deve scattare qualcosa. I numeri nel calcio contano. Sette sconfitte in nove gare hanno portato ad una scelta inevitabile. I ragazzi possono tornare a farci vedere quanto mostrato in campo nelle prime dodici partite. Dobbiamo riconquistare quelle sicurezze che avevamo”.