D’Agostino: “Calo improvviso difficile da spiegare. Lo stadio? Ormai ci siamo!”

Pubblicato in Qui falchetti il 08 febbraio 2022

La presentazione del tecnico Feola ha rappresentato l’occasione per il presidente D’Agostino di fare un punto della situazione: “Non ho trovato una motivazione a questo calo improvviso. Abbiamo iniziato tardi, eppure eravamo in testa dopo aver affrontato quasi tutte squadre d’altra classifica. Tutte vittorie meritate, anzi avevamo da reclamare per qualche risultato sfumato nel finale e che avrebbe potuto cambiare ulteriormente volto alla classifica. Poi sono arrivate tutte queste sconfitte, per lo più contro formazioni che erano in posizioni di bassa classifica. Vorrei tanto avere una risposta certa. Abbiamo perso con la Mariglianese dopo aver vinto e convinto contro il Bitonto”.

“Lo stadio si farà. Non ci sono dubbi. Stiamo aspettando il bando. E’ da lì che dobbiamo ripartire tutti quanti e ricominciare a pensare più in grande. Non avendo strutture adeguate non si può puntare in alto. Abbiamo concluso l’iter, siamo al 99,9%, e non appena partito il bando saremo la prima società in Italia a realizzare un’opera di questo tipo. Un progetto di questo tipo richiama l’attenzione anche di partner importanti. Ci sono dei fondi che vogliono entrare anche nella parte sportiva e sono pronto ad accoglierli. Stiamo discutendo anche di questo per la prima volta”.

“La delusione più grande, fin qui, non è questo momento di difficoltà, ma la perdita della categoria. Avevamo un progetto con Guidi. Con pochi ritocchi avremmo fatto una squadra davvero interessante. Purtroppo tutti sappiamo come è andata”

“Con Pasquariello abbiamo deciso in comune accordo di interrompere il rapporto lavorativo. Deluso? Sicuro. Per la conferenza che ha tenuto, non per il periodo che è stato con noi. Lo ringrazio per quello che ha fatto. Ma non mi aspettavo una conferenza del genere. Eravamo d’accordo che insieme avremmo trovato una strada per chiudere con serenità. Avevamo avuto un confronto in cui gli avevo ribadito alcuni concetti. Avevo bisogno di un direttore generale per alzare l’asticella dal punto di vista organizzativo. Però lui è un uomo di campo. L’ha nel dna. Ama vivere il campo, gli spogliatoi. Ma non erano queste le sue mansioni. Dopo una lunga riflessione gli avevo detto che era giusto fermarsi e di comunicare tutto con una nota ufficiale della società Poi, però, è arrivata questa conferenza.